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Bocusini: stampante 3D per il cibo

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Potrebbe essere la migliore amica o la peggior nemica del pasticcere tradizionale: si tratta di Bocusini, la prima stampante 3D alimentare che, stando a quanto promettono i suoi creatori, dovrebbe entrare in commercio entro fine anno. Finanziata grazie a Kickstarter e ideata in Germania in un tempo record a Settembre 2014, Bocusini permette di stampare in 3D con un numero impressionante di materiali, trenta per ora, anche se verrà messa inizialmente in commercio con solo 3 tipi di cartuccia: marzapane, cioccolato e toffee.

Come funziona Bocusini?

Bocusini utilizza la tecnologia della stampa in 3D per produrre oggetti fatti con materiali edibili. Semplificando, si tratta di una sac-à-poche particolarmente precisa con una testina riscaldata che permette di stampare in 3D con diversi tipi di materiale commestibile. In base alle informazioni fornite dagli inventori, si potrà comprare un’intera stampante 3D oppure un kit per trasformare la propria stampante in una Bocusini. Le cartucce di stampa potranno essere precaricate o caricate a mano dal cliente stesso in base alla sua ricetta, ed è previsto lo studio di un sistema di ricarica per rendere la stampa di cibo in 3D ecosostenibile. Ogni cartuccia contiene circa 100 g di cibo, per una capienza di 60 ml. Dal sito, Bocusini.com, si potranno scaricare ricette già pronte da utilizzare con la propria stampante, oppure si potranno creare le proprie anche grazie a un tablet o a uno smartphone. Infatti l’interfaccia utente dovrebbe essere piuttosto user-friendly grazie a un sistema drag and drop.

Le opportunità per il mercato alimentare sono molteplici, sia in pasticceria che nella creazione di contorni e decorazioni ad effetto. Bisognerà vedere se il mercato italiano, molto e conservatore da questo punto di vista, saprà sfruttare questo nuovo strumento per produrre innovazione, oppure lo affosserà nel nobile intento di sostenere la pasticceria tradizionale e senza capire che i due mondi non sono mutualmente esclusivi.

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