L’articolo, piuttosto significativo, pubblicato in ottobre e scritto da Paola Peretti, riporta una visione interessante e in linea anche con le nostre visioni. Leggete anche voi cliccando qui…
La presentazione indirizza gli studenti nelle motivazioni che devono guidare l’impresa verso l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione globali. La condivisione del sapere è alla base del successo comunicativo d’impresa
Macy’s l’aveva annunciato nel marzo scorso: nei prossimi tre anni la catena cambierà pelle, per avvicinarsi in maniera progressiva al popolo dei Millennials, fetta di consumatori con un’età compresa fra
Di solito evitiamo di postare articoli di giornali che hanno un tono politico, ma questa volta non possiamo resistere… Il quotidiano Libero, come altre testate, pubblica un articolo che denuncia
Bene! Siamo contenti! Però attenzione alla lettura delle etichette e del loro contenuto: infatti, come riportato dal sito cadoinpiendi.it, Il Fatto Alimentare sottolinea: “si nota la scarsa presenza degli ingredienti
Durante la SMX di Seattle Pierre Far, Google Webmaster Trends Analyst, aveva annunciato a gran voce le linee guida che BigG consiglia a tutti i siti mobile che vogliono investire
I nostri Clienti investono ingenti cifre per garantire il consumatore con etichette esaustive e trasparenti che aiutano il consumatore a capire cosa sta comprando e se la sua alimentazione è
Ormai sono sempre di più coloro che mi chiedono cosa penso di Pinterest e, forse peggio, se riassumo in poche righe a cosa serve Pinterest. A queste domande mi sento
Fa riflettere la tendenza allo scambio di beni più o meno usati (o nuovi) in piccoli mercati dove le bancarelle sostituiscono il negozio specializzato. I dati di mercato (Osservatorio Nazionale
Finalmente! In EDEMPG spingiamo molto verso soluzioni wireless basate su smartphone e in giro sono sempre più le applicazioni che permettono ai detentori di smartphone di beneficiare di comode soluzioni
Dopo 10 anni trascorsi negli Stati Uniti e avere visto come gradualmente il food realmente made in Italy sia stato relegato e trattato come un “alien non-resident”, leggo con piacere l’articolo